biografia

Nata in se stessa in una clinica d'amore, le sue coperture fecero subito il giro.

Figura ieratica e intransigente, pretese fin dai gesti infantili un'estetica rigida e formale: a nove anni la sua prima personale, in spiaggia (elemento da sempre ripudiato) con le sue sculture fatte di fiammiferi, accese una ad una con lenti d'ingrandimento.
Non ne fu soddisfatta, decise così di ridere delle bizzarrie: le sue lettere sarebbero state impronunciabili, divine; il suo fragore ancora riecheggia in casa di qualche mio conoscente.
Da lì, l'ascesa: resa irreale e presentata con biglietti da visita eretici.

Chi ha letto le sue opere più nascoste, parla di breviari infiniti ove simboli e cifre si alternano in un'espressione grafica sconvolgente/travolgente, a tratti.

Poco si sa di lei, molto si è detto o supposto. Donna schiva, interviene lo stretto indispensabile (altrimenti sbeffeggia o denigra), possiede una cultura frastagliata ma vastissima.

Estimatrice di vino e riserbo.
Dioniso la contagiò.

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