05 luglio 2012

Rinvenire appuntini onirici i quali, una volta revisionati, non rievocano alcuna memoria scenica fido sia circostanza diffusa: lo oscuro rabesco "pòl es dens" è uno dei miei.

pòl es dens
pol es dens

Faccialenta, che conosce i posti (ché li trova e li sa), ha una teoria sui territori onirici immemorizzati, i risaputi ambienti larvati in strutture cinghiate da tramezzi: fida si possa abitarli e riconoscerli a condizione di allontanarsene prima che riassumano le sembianti della veglia ché, ricusando le vincolanti tempistiche di ingresso/sosta, risulterebbe inattuabile rinnovarne la cognizione.

La spaventevole familiarità di alcuni luoghi - apparentemente - mai occhiati in precedenza non rappresenta, a suo avviso, che il tosco archivolto della smarrita appartenenza a costrutti nei quali un tempo si aveva accesso - prima dell'abuso.

L'inconoscibile pòl es dens ricade indelsotto il medesimo dettame (ché è uguale, direbbe Faccialenta).
Il primo stoltarello che oserà crappare (fidandolo appropriato al sovrastante esposto) il termine unheimlich verrà preso a calzarate indello tafanario.

Aggiornamenti: novello tutorial ➤ su jQuery.

Esortovi orecchiare la cumpilatio coeva (pigiare la ultima icona indello bascio destrorso):

  1. Abidan [Masada - Bar Kokhba cd 01];
  2. Waltz for String and Tuba [A Hawk and a Hacksaw];
  3. Bukharaian [Black OX Orkestar];
  4. The Sparrow [A Hawk and a Hacksaw];
  5. Abidan [Masada - Bar Kokhba cd 02].
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